ci sono periodi in cui la voglia di dire cose è davvero ridotta ai minimi termini. perché si prova questa inadeguatezza espressiva: le parole sono udite o lette o dette come semplice accostamento di lettere e suoni, svuotate del loro significato più superficiale o più profondo. come quando si ripete incessantemente un nome o un verbo o un aggettivo o. (è un esercizio che ho sempre fatto e che mi ha sempre messo addosso grande angoscia e inquietudine).
e però non ci si può semplicemente sottrarre, cercare di isolarsi al di dentro.
è che, nonostante gli sforzi, non trovo le parole per dire le cose. sono lì, sul punto di affiorare, senza mai emergere in superficie. e la mia pretesa di razionalità svanisce come una bolla di sapone che incontra un dito e i miei discorsi sono senza capo né coda, come questo.
ti capisco e non puoi immaginare nemmeno quanto!!
il linguaggio tradisce e scardina continuamente il pensiero…ecco tutto…
un saluto!!
Forse veramente non esistono parole per dire ciò che senti. Anche la scrittura ai dei limiti, e spesso non ci sono lemmi a sufficenza per esprimere la complessità che parte dalle nostre menti.
Ci sono idee e pensieri che semplicemnte non si possono scrivere perchè si manifestano in altre forme, in un silenzio, in uno sguardo, nella semplice presenza o in un abbraccio.
ti capisco,sul serio…mi capita la stessa cosa da un bel pò di tempo ormai…ho un blog,ma non riesco mai ad essere me stessa,non per ki leggerà ecc…semplicemente non riesco mai a tirar fuori davvero quello k sento….ed è una sensazione insopportabile..