oggi davo ripetizioni al ragazzino. sulla scia dei tristi fatti ricordati nel giorno della memoria, gli assegnano per casa una poesia, una stupenda poesia, che mi fa venire la pelle d’oca ogni volta che la leggo. se questo è un uomo.
beh – gli dico – che ne pensi, che sensazioni ti ha trasmesso?
boh.
come boh?
che ne so. chi se fotte. è passato.
……
più che rabbia, mi ha messo una tristezza incredibile. ma la colpa non è sua. è mia, è tua, è di tutti noi.
scusami, Primo.
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