non c’è molta voglia nella mia vita di dar spazio a riflessioni profonde.
il più delle volte, mi ci trovo riottosamente costretta a questo autoerotismo mentale che, mi dico, se fossi nata con un briciolo di coscienza in meno, si sarebbe meccanicamente trasferito a parti del corpo più consone allo scopo.
cercare ininterrottamente e tenacemente le mie personalissime risposte è una cosa che probabilmente non smetterò mai di fare. la questione è che dovrei smetterla di pormi continuamente tutte queste domande, ché hanno l’unico scopo di rendermi facile preda di dubbi iperbolici. a cartesio gli faccio un pelo di baffo.
Come te, anch’io sono una “fanatica” dell’autoerotismo mentale. E’una necessità. Non riesco a farne a meno.
Non credo che si debba smettere di porsi domande. Forse, dovremmo cominciare a porci le domande giuste. Quelle che ogni risposta aspetta.
ciao
complimenti per il blog
erika: già.. ma i problemi non finiscono mai, e individuare un criterio che mi permetta di distinguere il giusto dallo sbagliato lo trovo quanto mai complicato. forse non sono ancora pronta..
ciao a te e grazie! 🙂